Il restauro conservativo e la progettazione dell’impianto liturgico hanno restituito la chiesa di Santa Brigida alla piena funzione di luogo di culto.
La chiesa, opera negli anni venti dell’ing. Luigi Angelini, era chiusa da anni per inagibilità.
Con l’intervento di consolidamento strutturale si è attuato il restauro delle facciate, degli affreschi, delle pavimentazioni, nel rispetto di quanto è stato trasmesso dal passato nella sua globalità, ma senza rinunciare ad un’interpretazione degli spazi religiosi.
Particolarmente importante è stato l’adeguamento liturgico, con la progettazione dell’altare, della croce, dell’ambone e del fonte battesimale.
Le funzioni liturgiche hanno trovato nuova vitalità grazie al linguaggio moderno ed elegante dello scultore Elio Bianco.
L’intervento è stato condotto con la supervisione della Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici, e in collaborazione con gli architetti Laura Bettinelli e Mario Mazzocchi.