Casa di riposo per Musicisti - Fondazione Giuseppe Verdi

Un progetto per far ritrovare alle facciate l'antica magnificenza

E’ cosa nota che Giuseppe Verdi volle dedicare l’ultimo periodo della sua vita all’intento di aiutare operatori delle arti musicali impossibilitati a vivere con dignità gli anni della vecchiaia.

 

Intorno al 1890 la frequentazione con l’architetto Camillo Boito, progettista e direttore dei lavori dell'edificio dal 1895 al 1899., fornì spunti e indirizzi per tradurre l’idea filantropica del Maestro in un progetto per la realizzazione di una Casa per accogliere e assistere musicisti e cantanti. La nuova fabbrica costituiva l’occasione di porsi come architettura significativa e caratterizzante della nascente Piazza Michelangelo Buonarroti, in un contesto in grande trasformazione e caratterizzato dal sorgere di nuove costruzioni ad uso residenziale, dal carattere medioevale, eclettico e col passare degli anni in stile liberty.L’attività della Casa di Riposo nel tempo richiese ampliamenti, modifiche e aggiunte di nuovi corpi di fabbrica: la nuova palazzina sulla via Sanzio nel 1925, gli ampliamenti degli anni Trenta, e la edificazione di un nuovo padiglione nel 1962.

 

L'edificio principale su Piazza Buonarroti è in discrete condizioni, ma necessita di un intervento di restauro delle superfici esterne e dei lavori di adeguamento dell'altezza dei parapetti delle finestre e delle balaustre alla normativa vigente.Il progetto di restauro prevede la manutenzione straordinaria della copertura, la pulizia e il consolidamento delle superfici intonacate, dei manufatti lapidei, delle superfici in mattone a vista di laterizio, delle parti in bronzo e alla conservazione degli antichi serramenti di legno. Particolare attenzione è stata posta alla conservazione dei serramenti originali che sono dipinti a imitazione del materiale di costruzione. I colori delle superfici in laterizio, in marmo e degli intonaci saranno mantenuti nella cromia originale. La messa a norma delle porte - finestre verrà realizzata con l'installazione di parti in vetro trasparente, di forma rettangolare, allo scopo di garantire il rispetto dell'altezza indicato nella norma. La messa a norma dei terrazzi verrà realizzata con l'inserimento di un profilato metallico, a sezione circolare, del colore bianco del marmo botticino della balaustra fissato sul lato interno della balaustra.Allo scopo di ottenere miglior inserimento degli elementi progettuali si sono scelti materiali e colori che limitano l'impatto visivo dalla Piazza Buonarroti: il vetro trasparente dei parapetti e il corrimano dei terrazzi di colore della pietra in situ.

 

Il progetto di conservazioni delle superfici esterne è stato sviluppato in collaborazione con la Dott. Anna Lucchini e con la super visone dei Funzionari della Soprintendenza ai Monumenti di Milano.

Progetto Servalli Architettura e Anna Lucchini Restauri - Ricerca Storica Paolo Mazzariol